sabato 13 febbraio 2010

In onoredi Padrona Alessia

Sono trepidante e teso tra poco avrò l’onore di conoscere la Padrona e il suo consorte ancora 300 metri e son giunto, scendo dall’auto e finalmente Li vedo belli di una bellezza superiore e poi la Signora è divina e un groppo mi prende allo stomaco la consapevolezza della mia inadeguatezza nei loro confronti la paura di non poter soddisfare a pieno i loro desideri ma mi faccio coraggio e gli vado incontro, quando saluto i miei occhi son bassi come consapevoli di non poter ammirare lo splendore della Padrona. I Signori son consapevoli della soggezione che mi creano e propongono di andare a pranzare io accetto con riconoscenza finalmente la tensione cala un po’, il pranzo è piacevole i Signori sanno creare la giusta atmosfera ma so anche che in quel momento mi stanno valutando e questo mi preoccupa nel contempo mi onora, verso la fine scorgo la Padrona accostarsi all’orecchio del Signore trepido al pensiero delle parole che sta sussurrando vedo il padrone sorridere poi questi si rivolge a me dicendo “ La Padrona ha espresso il desiderio di capire se sei degno di onorarLa” il mio cuore ha un sussulto di gioia. Passata la soglia della casa mi inginocchio capo chino e rimango in attesa di ordini, i Padroni mi ordinano di non muovermi e se ne vanno in una stanza attigua l’attesa è snervante ecco che vedo il Signore che mi ordina di denudarmi, eseguo celermente l’ordine e Lui mi porta in una parte della stanza dal cui soffitto scendono una serie di corde e provvede a legarmi i polsi tendendoli verso l’alto a croce, adesso noto che anche sul pavimento ci son delle corde e con queste lega le mie caviglie allargando le mie gambe, son completamente esposto e a disposizione. Ecco che giunge la padrona le Sue gambe son inguainate in splendidi stivali neri e una leggera sopraveste trasparente si adagia sul Suo statuario corpo nella mano destra stringe una frusta ma quel che più mi colpisce è il sorriso sulle sue labbra è il sorriso di chi si compiace davanti alla preda, mi gira tutta intorno e dice “ vediamo se questo verme è degno della mia frusta” un colpo si abbatte sulla mia schiena sento il calore e il dolore so che è solo l’inizio, diversi colpi precisi si abbattono sul mio corpo e questo mi eccita e la padrona se ne accorge “ come osi verme eccitarti senza averne il permesso? Vediamo di porre rimedio” il Signore mi lega strettamente i genitali lasciando delle corde pendenti la padrona si avvicina facendogli i complimenti per il bel lavoro in mano ha dei pesi e dei morsetti, applica pesi alle corde e i morsetti ai genitali mi sembra che si stiano staccando,accende anche una candela ed inizia a far colare la cera sul mio pene che perde eccitazione allora lei lo avvolge in un cappuccio costrittivo. I Signori iniziano a toccarsi e la scena è tremendamente eccitante ma il mio pene costretto nel cappuccio non può aver sfogo e il dolore è tanto, la Padrona lo sa e ancor rende più eccitanti le sue mosse sa che così rischio di impazzire dal desiderio e dal dolore, dice al Signore “ slegalo che almeno si rende utile” mi mette in ginocchio e mi ordina di preparare il pene del Signore e sento il Suo scettro crescere occupando tutta la mia bocca, poi il Signore inizia a prendere la Padrona da dietro e la Signora mi ordina di leccarla durante l’atto, sono in estasi per il piacere di sentire il dolce sapore della mia Signora ma questo mi eccita provocando dolore al mio pene è come essere in paradiso e all’inferno nello stesso momento, sento il Signore che viene dentro la Signora e questa che mi ordina di ripulire per bene entrambe cosa che faccio con gioia. La Signora non è ancora abbastanza soddisfatta ed indossa uno strap on bello grande e poi con il suo sorriso mi guarda e dice “ vediamo se il verme è bello aperto dietro “ si posiziona ed inizia a spingere è grande e fa difficoltà ad entrare finalmente il retto cede e mi è tutta dentro nel mentre il Signore si è posizionato davanti a me e introduce il suo membro fino in fondo alla mia gola mi sento pieno fisicamente e mentalmente e la situazione eccita il Signore e la Padrona e il tutto va avanti per un tempo che non riesco a definire, la Padrona infine decide di fare un altro gioco e libera il mio membro da tutte le costrizioni nel mentre il Signore mi lega strettamente il corpo ogni movimento mi è precluso vengo adagiato di schiena e il mio membro svetta per l’eccitazione la Padrona lo infila nel Suo dolce fiore e il Signore da dietro la sodomizza, sento il Suo pene attraverso la sottile membrana e lo scorrere dei membri all’interno della Signora che è in estasi il tempo perde ogni valore solo il piacere e l’emozione sono presenti ed ecco la Signora esplodere in un orgasmo liberatorio e nel mentre anche il Signore giungere. Penso che il tutto sia finito sentendo la Signora sfilarsi dal mio membro ma penso male Lei mi sorride con il Suo sorriso e dice “ immagino che al verme sia venuta sete?” io assento e allora Lei si posiziona sopra il mio viso ed inizia ad irrorare la mia bocca con il suo dolce nettare dorato “ Abbeverati del mio del mio nettare e ringrazia per l’onore che ti viene concesso” io riconoscente ringrazio, ecco che il gioco ha fine vengo slegato mi lavo e vesto e torno ad essere quello di sempre, un irreprensibile borghese anche un po’ stronzo ma chi non lo è in questo periodo? Sto per uscire e La Padrona si avvicina e mi bacia su una guancia e sussurra in un orecchio “ ricordati verme ci appartieni e se un giorno lo decideremmo ti useremo di nuovo”, la porta si chiude il sole riscalda il mio corpo ma la mia anima è rimasta dietro a quella porta.

Sogno di uno slave in balia di una coppia

Giunto alla tua casa ci incontriamo io e Lui e la Lei pur osservandoci non si fa vedere conscia del suo ruolo di chi decide il gioco ma già fortemente eccitata da tale ruolo, dopo le presentazioni e un primo momento di studio io e Lui decidiamo di portare avanti il gioco e ci avviamo alla camera entrando noto che la lei è seduta in una zona in penombra ne deduco le forme ma non riesco a metterla perfettamente a fuoco ma a un certo punte ci giunge la sua voce che mi ordina di mettermi in ginocchio e al suo lui di aprire la cerniera dei pantaloni e tirare fuori il membro e questo esce svettando in tutta la sua turgidezza, l’ordine è perentorio “ prendilo in bocca e inizia a lavorarlo!” io inizio e il gusto del maschio pervade il mio palato sento l’asta scorrere sotto la mia lingua e l’eccitazione crescere il mio membro è al massimo dell’eccitazione, lei si alza e pur rimanendo sempre fuori dal mio campo visivo si pone alle mie spalle poi con forza preme le sue mani sulla mia nuca per spingere tutto all’interno il membro del suo uomo mi sembra di soffocare.
Lei ritorna a sedere e ci ordina di denudarci entrambi, nella penombra riesco a scorgere che si sta masturbando dolcemente e ci ordina di iniziare un 69 i nostri membri sono alla mercé delle nostre bocche ma lei decide che è ora di qualcosa di più e ordina al suo uomo di infilarsi il preservativo e a me di mettermi alla pecorina, sento del lubrificante scorrermi sull’ano poi il glande appoggiarsi ed iniziare la penetrazione lo sento che mi allarga provo dolore ma so che è preludio di piacere la lei si alza e si pone davanti a me mentre il suo uomo mi sodomizza il suo fiore è completamente esposte e un filo di dolce miele ne sta colando, mi ordina di leccarla con passione non aspetto altro e la mia lingua inizia a saggiare la dolcezza del suo nettare e lei sembra apprezzare il trattamento sento il suo respiro farsi eccitato e la forza delle spinte di lui squassarmi l’ano.
A un tratto Lei si ritrae perché è consapevole che non può lasciarsi andare completamente ma deve dominare la situazione e sa delle mie tendenze di slave, il suo uomo esce da me e si pone di nuovo di fronte a me presentando il suo membro alla mia bocca e sento le mani di lei sfiorare i miei testicoli e penso che voglia darmi piacere ma una fitta di dolore spegne le mie illusioni con metodicità inizia ad applicare dei morsetti alle mie parti intime il dolore è forte ma non insopportabile altri morsetti vengono applicati ai miei capezzoli poi senza preavviso vengo violato, è grosso e fa male lo strap on che si è messa sento il suo respiro che si fa eccitato e alzando lo sguardo scorgo gli occhi del suo uomo ridere del piacere di vedere la propria donna che domina completamente un altro uomo.
Ma il gioco non è ancora finito Lui e Lei prendono delle corde e mi ordinano di mettermi coricato nel letto, le corde vengono assicurate alle mie caviglie e ai polsi e tirate e legate in modo da essere completamente esposto ai loro voleri, il mio membro svetta duro e mi fa male dal desiderio lei lo lega alla base in modo da impedirmi l’orgasmo e mi infila un preservativo poi lentamente si impala mentre il suo uomo pone il suo membro nella mia bocca io mi illudo di godere ma è solo un’illusione perché lei si sfila prima e si pone alla pecorina con il suo dolce fiore all’altezza della mia bocca il suo uomo passa dietro e vedo il suo membro penetrarla lei perentoria mi ordina di leccarla ogni tanto il membro esce e io lo prendo in bocca, sento lui che accelera e di entrambe l’orgasmo, lui esce e il piacere di entrambe cola e lei mi ordina di leccare e pulire tutto.
Lei sa essere riconoscente con un buon slave e mi slega e mi permette di masturbarmi sui suoi piedi venendo copiosamente ed ovviamente ordinandomi di pulire tutto con la lingua.

domenica 22 febbraio 2009

Dominare è difficile

Ci si sveglia la mattina dopo una notte di sogni con mistres crudeli e determinate e ci si rende conto che è solo stato un sogno, la dura realtà è ben diversa purtroppo e si sa che la giornata non riserverà alcuno di quei piaceri e si è anche consapevoli della difficoltà di trovare la persona giusta che sappia trasmettere le giuste sensazioni. si perché dominare non è semplice bisogna entrare dentro lo slave capire come guidarlo e mai andare oltre, in questo noi slave siamo fortunati perché se troviamo la persona giusta il nostro cammino è in discesa e piacevole. So di essere uno slave che ha bisogno di una guida forte e certa e so anche che tale condizione non è facile da trovare ma non dispero perché so che un giorno sarò fortunato e troverò la persona giusta che saprà darmi le giuste sensazioni ed io saprò darle a Lei

boots

martedì 6 gennaio 2009

PLUG


Immobile cuneo che svetti ma solo la tua presenza è presagio di sofferenza e piacere so che la sfida ha da iniziare, sento la voce della mia Padrona che mi incita a prepararmi al singolar tenzone e presa da un moto di pietà mi concede di lubrificare attentamente il cuneo poi senza preamboli mi dice vai, sento la punta sfiorarmi poi piano comincio a scendo e sento il cuneo che inizia a dilatare la mia carne è dura ma non posso deludere la mia padrona, mi fermo per riprendere fiato e non penso di farcela e la mia padrona mi guarda severa e scontenta della mia poca ubbidienza poi repentina si siede su di me il peso è troppo e non resisto e il culo si fa strada in me un urlo soffocato esce ma è finita è entrato, mi sento pieno e la mia Padrona è contenta ma già immagino il tremendo momento di quando dovrà fuoriuscire ma mi godo anche il piacere di essere riuscito nella sfida


domenica 4 gennaio 2009

La ricerca di se stessi non ha mai fine e percorrendo la strada della vita ci si può imbattere in sentieri che mai si sarebbe immaginato di percorrere.

Eccomi qui che cerco con umiltà di scoprire se il mio desiderio di appartenere a una Mistress come slave può realizzarsi, forse è un desiderio difficile da raggiungere ma è il cammino che voglio intraprendere in questo momento della mia vita.

Una donna, il piacere di dominare

sabato 3 gennaio 2009

bdsm solo virtuale o anche reale?


Pur essendo tempo che frequento il mondo BDSM in modo virtuale su vari siti ed avendo anche avuto occasione di pubblicare più annunci le mie esperienze reali continuano ad essere ridotte a sporadici fortunati casi, questo mi da a pensare che questo è un mondo che si alimenta molto di fantasie virtuali ma che presenta ben poche possibilità di applicazioni reali non dico che il mondo virtuale mi dispiaccia e sicuramente il lato immaginifico ha una notevole importanza ma non scambierei mai tutte le immaginazioni con un solo secondo ai piedi di una vera Mistress. So che molti commenti saranno sarcastici e probabilmente altri trovando i giusti canali saranno riusciti a soddisfare le reali esigenze di uno slave che è il contatto diretto con la mistress e di sentirla padrona ma questo non toglie nulla alla frustrazione che si prova nel non realizzare i propri desideri, non sarà che rendere frustrati gli slave sia una tattica delle mistress per sentirsi ancor più dominanti?